Oltre al prelievo di sangue può essere necessario effettuare prelievi di campioni biologici finalizzati alla ricerca di agenti infettivi responsabili di varie malattie.
Si utilizzano piccoli tamponi con cui si preleva del materiale dalla zona che si ritiene infetta con procedure, magari un po’ fastidiose, ma assolutamente indolori.
I campioni così raccolti sono posti su specifici terreni di coltura che evidenziano nel tempo la tipologia di infezione.
Il risultato si ottiene in tempi diversi a seconda della velocità di replicazione degli agenti infettivi.
Dal risultato che si ottiene da tali test il medico potrà individuare con precisione la cura più opportuna. L’eventuale antibiogramma fornisce indicazioni aggiuntive nella scelta degli antibiotici.
Prelievo per tampone faringeo
- I pazienti devono preferibilmente presentarsi in laboratorio a digiuno e senza aver lavato i denti o usato colluttori orali.
Prelievo per tampone uretrale (da eseguire a cura del medico prescrittore)
Le pazienti devono rigorosamente evitare:
- di urinare per almeno 6 ore prima dell’esame;
- il bagno in vasca la sera prima dell’esame;
- i rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti l’esame;
- irrigazioni vaginali nelle 24 ore precedenti l’esame, ma possono comunque lavare i genitali con acqua;
- l’uso di ovuli, ogni terapia antimicrobica ed antimicotica, orale e locale, da almeno sei giorni.
Le pazienti non devono inoltre essere nel periodo mestruale (le perdite ematiche devono essere terminate da almeno tre giorni).
I pazienti devono rigorosamente evitare:
- di urinare per almeno 6 ore prima dell’esame;
- rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti l’esame;
- terapie chemio-antibiotiche locali o sistemiche da almeno sei giorni;
Prelievo per tampone vaginale (da eseguire a cura del medico prescrittore)
Le pazienti debbono rigorosamente evitare:
- il bagno in vasca la sera prima dell’esame;
- i rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti l’esame;
- irrigazioni vaginali nelle 24 ore precedenti l’esame; la mattina dell’esame può lavare i genitali solo con acqua;
- l’uso di ovuli, ogni terapia antimicrobica ed antimicotica, orale e locale, da almeno sei giorni.
La paziente non deve inoltre essere nel periodo mestruale (le perdite ematiche devono essere terminate da almeno tre giorni).
Deve anche aver sospeso eventuali terapie antibiotiche da almeno sei giorni.